Otranto è un punto centrale,strategico per iniziare i propri TOUR nel SALENTO... per poter visitare le più belle e famose località turistiche come Laghi Alimini, Frassanito, Torre dell'Orso, S.Foca, Roca Vecchia, Lecce ed ancora Castro, Santa Cesarea Terme, S. Maria di Leuca, Gallipoli...
OtrantoOtranto (Utràntu in dialetto locale, Derentò in greco salentino, Ὑδροῦς in greco classico, Hydruntum in latino) è un comune italiano di 5.535 abitanti della provincia di Lecce in Puglia.
Situato sulla costa adriatica della penisola salentina, è il comune più orientale d'Italia: il capo omonimo, chiamato anche Punta Palascìa, a sud del centro abitato, è il punto geografico più a est della penisola italiana.
Dapprima centro messapico e romano, poi bizantino e più tardi aragonese, si sviluppa attorno all'imponente castello e alla cattedrale normanna. Sede arcivescovile e rilevante centro turistico, ha dato il suo nome al Canale d'Otranto, che separa l'Italia dall'Albania, e alla Terra d'Otranto, antica circoscrizione del Regno di Napoli. Nel 2010 il borgo antico è stato dichiarato dall'Unesco patrimonio testimone di una cultura di pace. Fa parte del club I borghi più belli d'Italia. Le immediate vicinanze di Otranto erano abitate probabilmente già dal Paleolitico, certamente dal Neolitico; la città fu poi popolata dai messapi (di cui nel 1995 sono state scoperte le mura ed una porta della città), stirpe che precedeva i greci, quindi - conquistata da costoro - entrò nella Magna Grecia e, ancora, cadde nelle mani dei romani, diventando presto municipio.
Nel periodo romano, Otranto era una delle città marinare più importanti della Puglia. Il lavoro mercantile e di artigianato locale era molto fiorente, soprattutto nella lavorazione della porpora e dei tessuti. Era presente ad Otranto una comunità ebraica e ciò fa capire l'importanza commerciale che il centro poteva avere e che andava oltre alle isole Ionie. Prima che Otranto diventasse colonia romana, esisteva già una complessa rete viaria che metteva in comunicazione la cittadina con il resto del Salento e con la Puglia in genere. I Romani non fecero altro che rinforzarla, introducendola nelle loro arterie di comunicazione. Ad Otranto rimangono ancora delle testimonianze del passaggio dei Romani: due basi di marmo con epigrafe latina, risalenti al II secolo d.C., che riconducono agli imperatori Lucio Aurelio Vero e Marco Aurelio Antonino.
Nel 162 la città chiese ed ottenne di battere moneta e fu così che venne aperta una zecca, rimasta attiva sino al secondo secolo d.C. Pian piano il porto di Otranto divenne sempre più importante, superando anche quello di Brindisi. Tale realtà non fece altro che consolidarsi in epoca paleocristiana.
Cattedrale dell'Annunziata
Torre campanaria
Chiesa di San Pietro
Chiesa della Madonna dell'Altomare
Chiesa di Santa Maria dei Martiri
Chiesa di Santa Maria del Passo
Monastero di San Nicola di Casole
Cripte e Chiese Rupestri
Cripta di San Nicola
Cripta del Padreterno
Catacombe di San Giovanni
Chiesa della Madonna della Serra
Architetture civili
Palazzo Lopez
Architetture militari
Torre Alfonsina e Mura
Castello
Aree naturali
Laghetto di Bauxite
Santa Cesarea Terme
Il territorio del comune di Santa Cesarea Terme, che occupa una superficie di 26,66 km², è compreso tra gli 0 e i 129 metri sul livello del mare. Presenta una morfologia pianeggiante all'interno, con distese di uliveti secolari, e fascia costiera alta e frastagliata con faraglioni, grotte e piccole baie.
L'abitato di Santa Cesarea Terme è arroccato su uno sperone roccioso a picco sul mare ed è attraversato dalla strada litoranea che collega Otranto a Santa Maria di Leuca. La località è caratterizzata dalla presenza di sorgenti termali di acque sulfureo-salso-bromoiodiche che sgorgano a una temperatura di 30° in quattro grotte denominate Gattulla, Solfurea, Fetida e Solfatara.
Dall'ottobre 2006 parte del suo territorio rientra nel Parco Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase istituito dalla Regione Puglia allo scopo di salvaguardare la costa orientale del Salento, ricca di pregiati beni architettonici e di importanti specie animali e vegetali.
Bagnato ad est dal Mar Ionio, confina a nord con i comuni di Otranto e Uggiano la Chiesa, ad ovest con i comuni di Minervino di Lecce e Poggiardo, a sud con i comuni di Ortelle e Castro.
Chiesa Madre del Sacro Cuore
Architetture civili
Villa Sticchi
Villa Raffaella
Architetture militari
Torre Miggiano
Torre Santa Cesarea
Torre Specchia di Guardia
Torre Minervino
Aree naturali
Terme
Santa Cesarea Terme è sita su un lungo tratto di costa interessato dal fenomeno delle sorgenti termali. Le acque clorurate, solfuree e iodiche delle sorgenti di Santa Cesarea sgorgano a temperature variabili in quattro grotte naturali, comunicanti con il mare, denominate: Gattulla, Fetida, Sulfurea e Solfatara. Quando l'acqua delle grotte arriva negli stabilimenti viene sottoposta a un processo di eutermalizzazione, che la porta dai 30°C originari ai 36-37°C necessari per il suo utilizzo terapeutico. Il loro effetto benefico pare fosse noto fin da epoche remote presso gli abitanti della zona, ma la loro valorizzazione scientifica è databile alla fine dell'Ottocento e, soprattutto, ai primi del Novecento quando venne inaugurato lo stabilimento termale Gattulla (1910).
I bagni e i fanghi termali risultano particolarmente indicati per le patologie artroreumatiche, dermatologiche, delle vie respiratorie, postumi di traumi, nonché per le cure estetiche e antistress.
Santa Maria di Leuca
Più precisamente si intende per Santa Maria di Leuca la zona sopra il promontorio su cui si trovano la Basilica e il faro (che con la sua altezza di 48,60 metri e la sua collocazione a 102 metri sul livello del mare è uno dei più importanti d'Italia), mentre la Marina di Leuca è situata più in basso ed è compresa tra punta Mèliso ad est, posta ai piedi del promontorio, e punta Ristola ad ovest, estremo lembo meridionale del Salento.
Nonostante l'estremo tacco d'Italia sia identificabile con Punta Ristola, Punta Mèliso (probabilmente per l'importanza che le deriva dal sovrastante faro) chiude convenzionalmente, insieme a Punta Alice in Calabria, il Golfo di Taranto.
Dall'ottobre 2006 il territorio di Santa Maria di Leuca rientra nel Parco Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase istituito dalla Regione Puglia allo scopo di salvaguardare la costa orientale del Salento, ricca di pregiati beni architettonici e di importanti specie animali e vegetali.
Poco fuori Punta Ristola, a 85 metri sotto il livello del mare, giace lo scafo del sommergibile oceanico italiano Pietro Micca, affondato durante la seconda guerra mondiale col suo equipaggio di 58 marinai.
La leggenda narra che Santa Maria di Leuca (o forse Porto Badisco) sarebbe stata il primo approdo di Enea. Successivamente sarebbe qui approdato Pietro apostolo, il quale, arrivato dalla Palestina, iniziò la sua opera di evangelizzazione, per poi giungere a Roma dove fondò la Chiesa. Fu allora che Leuca assunse il suo nome completo di "Santa Maria di Leuca".[senza fonte] Il passaggio di San Pietro è anche celebrato dalla colonna corinzia del 1694 eretta sul piazzale della Basilica, recentemente ristrutturata. Una scalinata di 284 gradini collega la Basilica al sottostante porto facendo da cornice all'Acquedotto Pugliese che, terminando a Leuca, sfocia in mare: la costruzione dell'opera iniziò nel 1906, poi, con l'inizio della prima guerra mondiale, i lavori si fermarono e furono ripresi solo dopo la conclusione della guerra. Quindi l'Acquedotto Pugliese giunse a Leuca nel 1939, anno in cui l'opera fu completata. La monumentale scalinata e la colonna romana che ne segna il termine furono inviate da Roma da Benito Mussolini.
Basilica Santa Maria De Finibus Terrae
Chiesa di Cristo Re
Palazzo Vescovile
Ville Ottocentesche
Villa Daniele
Villa Fuortes "sede Pro Loco"
Villa Mellacqua
Villa La Meridiana
Villa Tamborino
Villa Loreta Stefanachi
Villa Episcopo
Villa Colosso
Villa Arditi
Villa De Francesco
Villa Seracca
Architetture militari
La Torre dell'Uomo Morto
Architetture civile
Il Faro di Leuca
Aree naturali
Le Grotte di Rada
Le Grotte di Ponente
Le Grotte di Levante
Lecce
Situata nella parte più pianeggiante del Salento, Lecce sorge al centro di un'area densamente popolata ed è il quinto comune della regione per popolazione[4]. È il capoluogo di provincia più orientale d'Italia.
Lecce è il capoluogo e il maggiore centro culturale della penisola salentina, ed è sede dell'omonima arcidiocesi e dell'Università del Salento.
Attiva nei settori dell'agricoltura (olio, vino, cereali), dell'artigianato (ceramica, cartapesta) e del turismo culturale e balneare, è la città dove più elaborato è stato lo sviluppo dell'arte barocca sfruttando le caratteristiche della pietra locale, la pietra leccese. Si parla, infatti, di barocco leccese e, per la bellezza dei suoi monumenti, la città è definita la Firenze del Sud.
La leggenda tramanda che già prima della guerra di Troia esistesse Sybar, città messapica sorta come sobborgo dell'antica città di Rudiae, patria di Quinto Ennio. Dopo l'avvento degli Japigi, e la successiva conquista romana nel III secolo a.C., latinizzò il suo nome in Lupiae, passando da statio militum (stazione militare) a municipium (comunità cittadina affiliata a Roma).
Conobbe un periodo di notevole magnificenza sotto la guida dell'Imperatore Marco Aurelio. Il nucleo cittadino si spostò poi di circa 3 km a nord-est e prese il nome di Licea o Litium. La nuova città fiorì in epoca adrianea e venne arricchita di un teatro, di un anfiteatro, di qualche tempio e delle terme e collegata al Porto Adriano (oggi San Cataldo).
All'Età neroniana si vuole risalga l'evangelizzazione di Lupiae ad opera del patrizio Publio Oronzio che, convertito al Cristianesimo da un discepolo di San Paolo, Giusto, sarebbe stato il primo vescovo e il primo martire della città.
Dal 1463 fu soggetta al Regno di Napoli sotto la monarchia di Ferrante d'Aragona, che trasformò Lecce in "Sacro Regio Provinciale Consiglio Otrantino", facendole acquistare sempre più importanza fino a divenire una delle più ricche e culturalmente vive città mediterranee. In questo periodo si sviluppò nei traffici commerciali coi mercanti fiorentini, veneziani, greci, genovesi, albanesi e fu importante centro culturale.
Nel XV secolo ebbero particolare fortuna le sue attività commerciali. Nei due secoli seguenti il Salento fu a più riprese minacciato dalle incursioni turche, tanto che sotto il regno di Carlo V la Città fu dotata di una nuova cinta muraria e di un Castello e dell'attuale Porta Napoli.
Il 1630 fu l'anno in cui si diede il via alla costruzione di moltissime strutture religiose. In epoca spagnola la città si trasformò in un vero e proprio cantiere a cielo aperto, per le tante opere civili e religiose, che privati, clero, congregazioni ecclesiastiche, si danno da fare per erigere; in un crescendo di opere sempre più belle ed importanti.
Una tremenda epidemia di peste funestò Lecce nel 1656. Le vittime furono migliaia e la tradizione religiosa narra che, dopo tanta attesa, avvenne un miracolo per intercessione di Sant'Oronzo, che fu poi, per questo, proclamato patrono della Città. Precedentemente la patrona era Santa Irene.
Nel 1734, dopo la breve dominazione austriaca, a seguito del pericolo di una restaurazione spagnola, prende il potere la nobiltà. Nel 1821 Lecce partecipò al moto carbonaro e mandò un esercito di resistenza alle truppe austriache. Nel 1848 si formò un governo provvisorio e fu fondato il partito Liberale: durante questi anni sottoscrisse il memorandum delle Province Confederate e partecipò al moto liberale del Meridione. Dopo l'Unità d'Italia, in particolare tra il 1895 ed il 1915, la città conobbe una notevole attività edilizia con la realizzazione di numerose opere pubbliche e la prima espansione fuori dalle mura. Vengono creati nuovi quartieri in stile neoclassico, neomoresco e neogotico.
Duomo
Basilica di Santa Croce
Basilica di San Giovanni Battista
Chiesa di Sant'Irene
Chiesa del Carmine
Chiesa di San Matteo
Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo
Conventi
Palazzo dei Celestini
Monastero dei Teatini
Monastero dei Carmelitani
Convento domenicano di San Giovanni D'Aymo
Palazzo del Collegio dei Gesuiti
Convento degli Agostiniani
Ex Conservatorio di Sant'Anna
Chiostro dei Domenicani
Architetture militari
Castello Carlo V
Porte della città vecchia
Porta Rudiae
Porta Napoli
Porta San Biagio
Siti archeologici
Anfiteatro Romano
Teatro Romano